Le improbabili avventure di Herschel & Svarion. Capitolo 1: “Scarafaggi” (2015)

Incomincio da qui una piccola storia a tappe di quella che è stata l’epopea di Herschel & Svarion. Per renderla meno verbosa possibile, la arricchirò di vignette buffe, cimeli inediti e qualche curiosità.

Nasce con l’intento di ricordare, salutare e ringraziare Andrea “Svarion” Barion, che ci ha lasciati il 3 novembre 2024, almeno per questo pezzetto della sua vita. Per non srotolare tutto in un colpo il filo che ci lega, per lasciarlo andare un po’ alla volta e continuare a ricordarlo.

Sarà quindi un cammino lento: le puntate usciranno mensilmente, il 3 di ogni mese alle 16.00.

Parto ovviamente da “Scarafaggi”, che fu il battesimo del fuoco di questa improbabile avventura.

Come nasce il duo “Herschel & Svarion

L’idea di un libro che raccogliesse le mie vignette mi viene intorno al 2015. All’epoca erano pubblicate prevalentemente su Rovigo in Diretta, nella sua prima vita editoriale guidato dagli amici Francesco Campi ed Elisa Barion.

In verità “Scarafaggi” era parte di un progetto editoriale più ampio, così megalomane che vale la pena dimenticarlo (c’entra con quel logo in copertina di una fantomatica associazione Articolo 19).

Arrivo a Svarion per caso o forse no, cercando qualcuno che mi dia qualche consiglio su come impaginare e stampare l’opera, che all’epoca pensavo di realizzarmi da solo.

Perché Svarion?

Probabilmente perché avevo in mente le sue opere grafiche, fotomontaggi di satira corrosiva, che vedevo circolare principalmente su Facebook e che in parte trovate ancora sul sito del collettivo La Ghenga (a questo indirizzo). Visto che “Scarafaggi” era anche un libro dai contenuti militanti e polemici, mi sembrò perfetto coinvolgere un tipino fumantino come Sva.

Da quella richiesta di consigli nasce la sua proposta di vettorializzare le vignette e impaginare tutto il libro, mettendo nel progetto una competenza che si rivelerà fondamentale per non schiantarsi nella produzione e stampa successiva.

Senza Sva, insomma, “Scarafaggi” non sarebbe mai uscito (un bene, un male? Vedete voi) e anche per questo in copertina ci sono i nomi di tutti e due.

Non mi dilungo sulla storia di “Scarafaggi”, del crowdfunding e della tournée successiva alla pubblicazione, che già così abbiamo sbrodolato abbastanza.

Solo una piccola chicca: chi non ne avesse una copia, può chiederlo in prestito alla biblioteca dellAccademia dei Concordi o tramite il Sistema bibliotecario provinciale.

Come nascevano le vignette di Herschel & Svarion

Dopodiché, invece, di infliggervi l’ennesimo pippone come quello sopra, vi regalo una chicca: le slide realizzate per la presentazione del crowdfunding a Coopup Rovigo (oggi Zico coworking), nel novembre 2015. Raccontano buffamente come abbiamo lavorato insieme e cosa volevamo ottenere.

1. La prima fase è ovviamente la creazione della vignetta.

2. Segue la valutazione del prodotto con criteri rigorosi e oggettivi.

3. Qui invece il tipico scambio di carinerie tra me e Svarion all’epoca.

4. Qui sotto spiego come cambia una mia vignetta dopo l’intervento di Sva

5. Qui illustro al pubblico la mia scoperta delle immagini vettoriali e del loro potenziale

6. In questa ci addentriamo nella questione del crowdfunding (in inglese: accattonaggio)

7. Concludiamo con una verosimile previsione sull’esito della raccolta fondi

Quel libro pieno di scarafaggi

E per concludere, una promo del libro, che aveva almeno il pregio di essere onesta.

Una nota sulla copertina: l’immagine scelta all’inizio era un’altra, ma questa sugli esseri umani si conquistò la prima pagina grazie al successo smisurato sui social, dove l’avevamo pubblicata in quei mesi e dove fu condivisa da un fracco di gente, che addirittura la tradusse in altre lingue.

Tenetela d’occhio, questa vignetta sui richiedenti asilo, perché nella storia di Herschel & Svarion ritorna almeno altre due volte…

In copertina di questo articolo, un uso intelligente degli adesivi di “Scarafaggi” realizzati da Svarion a partire dalle vignette del libro.

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