Tempo fa avevo iniziato a scrivere una cosa intitolata “100 scuse per non andare al lavoro”. Siccome, come molti creativi, sono incostante, sono arrivato a 31 scuse e poi mi sono dedicato ad altro. Ne avevo anche recuperate alcune per un progetto di Zico dedicato al lavoro, ma poi non se n’era fatto nulla. Peccato.
Beh, metti mai che a qualcuno serva una buona scusa per non andare al lavoro lunedì mattina o al rientro dalle ferie, ripropongo qui una selezione di quelle perle.
- Devo andare in Cile, all’osservatorio astronomico del Cerro Paranal, poiché intorno alle 17.34 si assisterà ad un allineamento tra Aboras (costellazione del Pesce Australe) e Alfa Sculptoris (costellazione Sculptor). Questo fenomeno avviene solamente ogni 116 milioni di anni.
- [Telegramma] “Ill.mo Datore di Lavoro, chi le scrive è il conte Hans von Oppersdorff. Abbiamo necessità di avvalerci dei servigi del vostro dipendente per una importante missione segreta sul fronte prussiano, da cui dipendono le sorti dell’intero continente europeo und in seconda istanza del mondo occidentale. Data l’importanza di tale missione, qualunque obiezione in ordine ai doveri del suo dipendente verso la sua azienda viene posta in subordine. E’ in gioco la sicurezza nazionale. Siamo desolati di non poterle rivelare la durata della missione”.
- Oggi non posso venire al lavoro. Sono nel momento clou di un romanzo che sto leggendo da tre mesi.
- Non sono potuto venire al lavoro perché ho comprato un calendario sbagliato. Sa quei calendari che vendono a poco prezzo. Per un refuso hanno sbagliato tutte le date. Tutti i giorni sono venuti fuori sfalsati. Io ovviamente quando l’ho comprato non me ne sono accorto. Così ieri c’era scritto domenica, invece era lunedì. Ma io pensavo che fosse domenica. Lo so, è complicata da spiegare.
- Devo stare dietro al mio ippopotamo di pezza, che ha vomitato tutta la notte. Credo abbia fatto indigestione di sardine.
- Stasera ho a cena i miei ventotto parenti piemontesi e devo preparare la bagna cauda.
- Mi hanno chiamato all’ultimo momento per fare da testimone al matrimonio di un boss mafioso.
- Ieri sono venuto al lavoro. Ma quando sono arrivato, al posto del solito palazzo c’era un rudere in stato di abbandono. Ho fermato un tizio e mi ha detto “Lì dentro non ci sta più nessuno da almeno cinquanta anni”. Strano vero?
- Oggi non posso venire al lavoro. Stamattina mi sono svegliato nel corpo di un altro.
- Non posso venire al lavoro. Non posso proprio muovermi. Sono stato colpito con un rutto paralizzante.
- Oggi stavo arrivando al lavoro, ma mentre ero in macchina mi sono addormentato. Devo avere guidato nel sonno per chissà quanto, fatto sta che adesso sono in un posto che non ho mai visto, la gente parla una lingua che non conosco e ho finito la benzina.
- Oggi non vengo al lavoro. Durante la notte sono cresciuto di due taglie e non riesco più a trovare un abito che mi vada. Sto aspettando che mio cugino mi porti su un paio dei suoi pantaloni. Mica posso uscire in mutande.
- [Certificato medico] “Si certifica che il suo dipendente è affetto da sindrome bidimensionale. La sindrome bidimensionale è una malattia rarissima, che impedisce al soggetto colpito di muoversi in una realtà tridimensionale. Il paziente riveste un notevole interesse dal punto di vista scientifico e dovrà quindi essere sottoposto a numerosi esami clinici, prima di potere essere considerato completamente ristabilito. La prognosi per la sindrome bidimensionale è generalmente dai tre agli ottantotto giorni di convalescenza. In fede, dott. Cesare Giacomazzi, medico di base“.
- Oggi non riesco a venire al lavoro. Ho aperto un pacco di biscotti e ho scoperto che erano tutti frantumati. Ora sto cercando di riattaccare tutti i pezzi. Mi occorrerà almeno l’intera mattinata. Almeno.
- Oggi proprio non posso venire al lavoro. Ho comprato un pigiama nuovo e mi è stato detto che devo indossarlo per almeno 24 ore perché prenda la piega.
- Oggi non vengo al lavoro. Sto cercando di ricordarmi il nome di quello che suonava il basso nei cosi… come si chiamavano… gli Hatfield and the North… quello lì… quello stempiato… Ce l’ho sulla punta della lingua. No. Niente Google. Voglio arrivarci da solo.
- Oggi non vengo al lavoro. Devo andare a donare gli organi.
- Sto concludendo il mio addestramento Bene Gesserit. Entro domani devo imparare a usare la voce per controllare la volontà altrui. Una volta concluso il mio addestramento è probabile che io non abbia più bisogno di venire al lavoro. E d’inverno riuscirò finalmente a fare partire la macchina solamente bestemmiando.
- Ieri proprio non sono riuscito a venire al lavoro. Hanno aperto un nuovo cantiere sotto casa mia e ho passato tutta la mattina davanti alla finestra a guardare gli operai che lavoravano.
- Non verrò al lavoro domani. Ho puntato la sveglia su “mai”.
Oggi non vengo al lavoro, l’ho già fatto in un’altra dimensione.