Il gruppo che non c’era #2: Il doveroso preambolo della biografia dell’Arachide Jumbo

L’esistenza della band nota come Arachide Jumbo non è certa nemmeno per le sette persone che ne hanno fatto parte in modo più o meno stabile, senza contare la dozzina di collaboratori estemporanei passati a dare il proprio contributo in varie occasioni.

Del resto, perfino il nome della band è stato per lungo tempo una questione secondaria, deciso all’ultimo momento, prima di salire sul palco del concerto d’esordio. Un nome posticcio, che è diventato definitivo, nonostante mille ripensamenti, proposte alternative e storpiature sulle locandine dei concerti. E sempre al centro di una querelle: si dice “gli Arachide Jumbo” o “l’Arachide Jumbo”? Insomma, la band è una somma o una sintesi?

Per la verità, com’è noto, l’Arachide Jumbo è sempre stato più un concetto filosofico, che un gruppo musicale vero e proprio. Un progetto, più che una band, nato all’insegna del “vorrei ma non posso”, che per quasi vent’anni ha tenuto insieme un gruppo di musicisti che non c’entravano quasi niente l’uno con l’altro, cercando di far andare d’accordo gusti musicali che spaziavano dal folk americano alla musica tradizionale armena, dal rock progressivo italiano anni ’70 al Gen Rosso, dalla tarantella a Patti Smith. E la cosa incredibile è che questo mix improbabile, anziché deflagrare, ha funzionato. (Beh, alla fine è deflagrato).

“Poche idee ma ben confuse”, d’altro canto, è stato fin dai primordi il motto ufficiale della band, che avrebbe dovuto essere scolpito in una lastra di granito, posta all’ingresso del covo sotterraneo in cui i quattro musicisti stabili si sono ritrovati per anni a martoriare strumenti, sfogare lo stress, ripassare brani suonati cento volte e non di rado a litigare. (…)

Chi erano gli Arachide Jumbo

Nemmeno provare a ricostruire la formazione aiuta a fare chiarezza. Provando a fare mente locale, vengono fuori almeno cinque line up stabili:

  • Dal 1999 al 2001, i fondatori Mario Serico (chitarra e voce), Gianni Frezzato (batteria) e Roberto Brancalion (basso) con l’ingresso di Nicola Astolfi (chitarra e voce);
  • Dal 2001 al 2004, gli stessi quattro di prima, più Francesco Casoni (io) alle tastiere e alla voce;
  • Dal 2004 al 2005, i cinque di prima con Barbara Menardi nel ruolo di vocalist;
  • Dal 2005 al 2008, la band senza Roberto vede il passaggio di Mario Serico al basso e a Nicola Astolfi tutte le parti di chitarra (salvo occasionali scambi di strumento tra i due), sempre con Barbara Menardi alla voce;
  • Dal 2009 al 2014, la formazione ormai storica cambia cantante: esce Barbara, arriva Lisa Milani alla voce;
  • Dal 2016 al 2019, rimasti in quattro, senza cantante, i superstiti sono dunque Mario Serico (basso e voce), Gianni Frezzato (batteria), Nicola Astolfi (chitarra) e Francesco Casoni (tastiere)

Questo senza contare tutti i musicisti transitati in formazione occasionalmente o per progetti collaterali. Ne parleremo poi.

Chi siano gli Arachide Jumbo, insomma, non è in fondo la domanda più pressante che si pone chi si accinge a scrivere di loro. Semmai, il quesito che ancora non trova risposta, neppure tra i famosi sette di cui sopra, è proprio questo: gli Arachide Jumbo sono mai esistiti?

continua…

Questo testo è un estratto del libro “Il gruppo che non c’era. Breve storia degli Arachide Jumbo 1999-2019”, che potete procurarvi agilmente qui.

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