Nell’arco di una quindicina di giorni mi è capitato di essere a tre eventi in cui i protagonisti erano i giovani e quello che c’è nelle loro teste. Una casualità, forse.
Sono quei momenti in cui fugacemente capita di vedere dei talenti sbocciare, possibili incipit di una storia che resto curioso di leggere. Continueranno a coltivare i loro talenti? Dove li porteranno? Li renderanno felici? Renderanno migliore la nostra società?

Le vincitrici del concorso “Sergio Garbato” 20204
30 maggio 2024. Come ogni anno partecipo da giurato al concorso letterario della Fondazione Banca del Monte di Rovigo per studenti delle scuole superiori.
Questi i premi attribuiti quest’anno:
- Giorgia Dalbello, “Storia di due sconosciuti” (primo premio)
- Martina Macrì, “Una vacanza per l’anima” (secondo premio)
- Aurora Avdulaj, “Di Notte” (terzo premio)
- Gioia Osti, “Un libro, due vite, un sogno” (menzione speciale della giuria)
- Alessandro Baldo “Il capitano Eduardo Garcia e le sue avventure” (menzione speciale Il Gazzettino)
I racconti di quest’anno sono molto belli. Tra i venti fuori dal podio, almeno un altro paio hanno conquistato il mio cuore e sono contento che siano pubblicati.

Il concorso “Un’impresa da premiare”
6 giugno. “Un’impresa da premiare” è il concorso che da un paio di anni facciamo con Zico Scuola: premiamo i progetti elaborati dagli studenti con i nostri laboratori di auto impresa. Sono idee di impresa innovative, sostenibili e soprattutto molto creative.
Quest’anno il premio per le scuole superiori è andato a una classe con cui ho adorato lavorare, la 5^ AS dell’istituto “De Amicis” di Rovigo, con il suo matto parco “L’oca loca”. Un bel gruppo, che ha lavorato anche al di fuori dell’orario scolastico e che ha messo nel progetto entusiasmo, energia, creatività, facendo brillare anche talenti insospettabili.

Il team di “The art of podcasting”
12 giugno. A Spazio T conduco un’intera giornata di formazione sul podcasting con un gruppo di giovani, quasi tutti di Rovigo. Più che un corso, uno spazio in cui veder formarsi un team di lavoro: tre ragazze e tre ragazzi, che a fine giornata avevano già immaginato il loro podcast.
E’ presto per fissare il titolo e i contenuti (avranno tutto il tempo per cambiare idea), ma la loro idea di podcast mi è piaciuta soprattutto perché ha messo insieme in un unico format le passioni (diversissime) e i caratteri (diversissimi) di ciascuno e ciascuna di loro. Li porterà inevitabilmente a leggere un tema da più punti di vista. E magari a mescolare in modo pazzo le chiavi di lettura, scoprendo nuovi modi di guardare e raccontare la realtà.
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