Vi piacciono gli incontri con l’autore? A me non molto. Soprattutto quando l’autore sono io.
E’ il motivo per cui cerco sempre di scombinare le carte, quando mi invitano a presentare i miei libri. Ad esempio, a Ceregnano avevo invitato il pubblico a portare da mangiare per rendere meno noioso l’incontro. Così abbiamo finito la serata rosicchiando un mix di dolce e salato, tra cui una pancetta portata dal sindaco in persona. Cose così.
“I giorni delle cicale” a Castelguglielmo
Il tour di presentazione de “I giorni delle cicale” è stato faticoso, non l’ho mai nascosto. Non sto qui a raccontare il perché, sennò non arrivo al dunque.
Non mi sarei appassionato alla ristampa e alla sua presentazione pubblica, se non ci fosse stata quella cosa dei racconti delle scuole medie di Castelguglielmo. Quindi, se mi sono rimesso a organizzare una presentazione è stato semplicemente perché mi piaceva l’idea di dare un palcoscenico a giovanissime scrittrici e giovanissimi scrittori, che hanno inventato i loro finali.
Se volete scoprire questi piccoli talenti, l’appuntamento è mercoledì 7 dicembre, alle 21.00 alla biblioteca di Castelguglielmo, in via Magenta, 83. Ne sarò orgoglioso conduttore. I veri protagonisti saranno le ragazze e i ragazzi. Non vedo l’ora di farvi scoprire che fine hanno fatto Dominique, Alì e Lucia dopo la fine della mia narrazione.
“Le mille verità” a Corbola
Nel frattempo, succede che a “Corbola legge e racconta“, rassegna letteraria promossa dalla vivace biblioteca locale, mi abbiano chiesto di presentare… “Le mille verità”. A me fa strano, perché sono passati cinque anni e molta acqua sotto i ponti.
Però sono felice di togliere un po’ di polvere al mio primo libro e recuperare lo spirito feroce e irreverente di quelle pagine. Avendo seri problemi di memoria, mi sono messo a rileggerlo per non farmi trovare impreparato. E non riesco a capacitarmi di essere riuscito a scrivere una storia così sguaiata e libera in una città austera e conformista come quella in cui abito.
Qui la data da segnare è giovedì 15 dicembre, alle 21.00 alla biblioteca comunale di Corbola. Avrei voluto portare giù da Milano l’amico Nicola Cappello e rivisitare la nostra delirante presentazione di cinque anni fa. Ma poi ho scoperto che ci saranno già ben due moderatrici, Lara Piva e Lucia Baccara, a tentare di tenere a freno la mia scoppiettante logorrea.
E dopo?
A dicembre potrebbe esserci una terza cosa di cui parlare, ma vediamo. In ogni caso, non sarà una presentazione, né tanto meno un nuovo progetto letterario.
Anche se i miei cassetti virtuali brulicano di cose in lavorazione (la mia storia di pirati, la mia “Guida alla Rovigo Immaginaria” e altre amenità), nessuna di queste è spinta da un perché così forte da sentirla come necessaria. E io non riesco ad appassionarmi a qualcosa se non ci sento quel perché.
Anche perché da qualche tempo le mie ambizioni vanno nella direzione esattamente opposta a quella dei mille impegni e della scena pubblica. Per il 2023, anzi, mi auguro un anno di quiete e invisibilità. Se non quando dovesse servire ad una buona causa.
E non parlo della letteratura, ma delle persone lì fuori. I piccoli talenti di Castelguglielmo, ad esempio, sento che in qualche modo sono qualcosa per cui vale ancora la pena sbattersi un po’.