La settimana tappa del tour de “I giorni delle cicale” è stata a Ceregnano.
Un ritorno, visto che c’ero già stato per “Le mille verità”, sempre su invito della cara Paola Munaro del comitato biblioteca. Che quest’anno ho ritrovato varie volte, assieme al marito Lino Zanforlin, organizzando gli eventi legati al film “Po” di Andrea Segre e Gian Antonio Stella, in cui i due sono protagonisti.
Il “format” di questo incontro è quello che avevamo adottato per l’incontro alla Fionda di Davide di Rovigo. Format che stranamente mi sembra di avere già rodato mille volte. Forse perché con Enrico Buoso alla chitarra e Chiara Galdiolo alle letture mi sento di avere due buone “spalle” con cui improvvisare in totale relax.
Gioco in casa anche perché la sala è piena di amici e amiche: oltre a Lino e Paola, c’è il caro Vanni Destro, c’è Maurizio Zannato, ci sono Claudia Piola con il marito Alberto e il cane René, ci sono gli amici di Emergency, c’è Monica con l’amica Genni (che ha appena scritto un libro). Non è poca cosa poter agganciare con lo sguardo qualche amico tra il pubblico, quando sproloqui per un’ora del tuo libro, dei prodigiosi poteri delle erbacce e della tua ammirazione per gli scarafaggi.
A fine serata, Paola mi ha regalato alcuni suoi pensieri, scritti a mano sul foglietto di una agendina. Un prezioso cimelio che conserverò nell’ormai zeppo quaderno dedicato alle Cicale.
Innanzitutto perché il libro nella sua prima edizione è quasi esaurito. Forse tornerà in una nuova ristampa con contenuti particolari all’interno, ma si vedrà.
Periodicamente sento il bisogno di chiudere qualche cerchio e mi sembra che quello delle Cicale (messo su carta in questo periodo, nel 2020, e poi pubblicato alla fine di giugno 2021) abbia bisogno di chiudersi. Per fare il punto, ringraziare chi ha sostenuto questo piccolo libro e gli ha dato fiducia, depurarsi da qualche mal di pancia, riposare un po’, prima di partire per altre avventure.
Basso Veneto 