Il tour 2021 de “I giorni delle cicale” si è concluso ad Adria. E’ stato un piccolo tour accidentato (un paio di date sono saltate quando mi sono beccato il Covid), ma con un suo passo da maratoneta e una varietà di situazioni appagante.
Ad Adria l’occasione era la curiosa rassegna letteraria organizzata dall’associazione REM: in ogni incontro si confrontavano due diversi autori di libri pubblicati da Apogeo editore. L’abbinata, nel mio caso, è stata particolarmente felice, perché con me c’era Roberto Giacometti, autore di “Chissà se Miranda verrà“, una raccolta di racconti che è una girandola di personaggi, situazioni, modi di scrivere diversissimi.
Per chi tiene a sapere se c’era gente: no, pochissima. Capita. Niente di drammatico. Molti anni fa, con la mia sgangherata band suonammo davanti a una persona. In fondo ci aveva pagato comunque. In questo caso, sono tornato a casa comunque soddisfatto.



Primo, perché questo incontro mi ha costretto a leggere il libro di Roberto e mi è sembrato di aprire una scatolina graziosa, piena di cose disparate, curiose, misteriose e preziose.
Secondo, perché ho conosciuto Roberto di persona e le sue riflessioni ad alta voce hanno tratteggiato una persona interessante, in cui in qualche modo mi sono ritrovato in sintonia.
Terzo, ma forse andava al primo posto, perché per la prima volta da quando ci conosciamo (tanti anni) ho incontrato Elena Cardillo (oggi presidente di REM e arbitro del match) in forma corporea, anziché davanti ad uno schermo di computer o al telefono.
Insomma, com’è andata? E’ andata che la sala era quasi vuota, ma io sono tornato a casa con l’animo pieno.
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