A proposito di Adria

Come scrivevo da un’altra parte, ho con Adria un rapporto agrodolce.

Per diversi anni andavano nella città etrusca una volta a settimana per lavoro, spesso a bordo della sgangherata littorina Rovigo-Chioggia. Ci andavo volentieri, per la verità, ma non nascondo che Adria resta una cittadina misteriosa, fonte di belle amicizie, quanto di grandi delusioni. Di certo, però, una cittadina a cui sono legate diverse cosine della mia vita.

Quella volta che al bar Cavour…

Ad Adria sono finito qualche anno fa, presentando il libercolo a fumetti “Scarafaggi” con Svarion al bar Cavour, su invito dell’amico Francesco Zennaro o dell’amica Giovanna Pineda o forse di entrambi. Ricordo molto bene quell’incontro. Non solo perché fu davvero pazzesco: a condurlo – senza freni, né regole – c’era lo scoppiettante Riccardo Bego, alias Pino Sbando.

Tornai a casa di certo con un buon sapore in bocca (e con una pesantissima pietanza iraniana sullo stomaco, che mi richiese diverse ore di faticosa digestione).

In quell’occasione fatale, inoltre, mi capitò di conoscere da vicino un paio di persone legate alla rivista REM: Danilo Trombin, che aveva appena pubblicato un bellissimo articolo su un ottantenne che era andato a vivere come un eremita a Scano Boa; e Monica Scarpari, che coordinava e coordina molte attività legate alla rivista.

Il cerchio si chiude

Da quell’incontro – era il 2016 – è nata una collaborazione fatta di articoli per la rivista (un paio di quali sono tra le cose che ho scritto con più passione), vignette e fumetti, ma anche della gestione del blog, a cui mi sono dedicato per oltre tre anni, fino alla vigilia della pandemia. E sono nate anche amicizie e rapporti affettuosi. Per non dire del paio di romanzi, che non sarebbero mai stati pubblicati (e forse nemmeno pensati) senza l’incontro con Paolo Spinello, Sandro Marchioro e Apogeo Editore.

E proprio a presentare uno di quei due libri sarò finalmente ad Adria il 21 dicembre – è un martedì – alle 18.00 nella sala “Irene Federighi” del Comune. Con me ci sarà Roberto Giacometti, con il suo “Chissà se Miranda verrà”, nell’ambito di una rassegna promossa da REM. REM che nel frattempo è diventata un’associazione di promozione sociale e una realtà tutta nuova rispetto a quel lontano incontro di cinque anni fa.

Come dire che, in qualche modo, si chiude anche un cerchio.

Il sapore in bocca

Sono particolarmente felice di andare ad Adria (con il primo romanzo non mi era riuscito), dove mi aspetto anche di incontrare qualche amico che non vedo da un po’.

Se si eccettua una rapida incursione estiva nella sede di Apogeo, non bazzico Adria da parecchio tempo. Nel frattempo, il mondo è cambiato (indubbiamente in peggio). Perciò sono anche curioso di sapere che sapore mi lascerà in bocca questa nuova tappa del mio rapporto agrodolce con lei. Ma questo ve lo racconto quando torno.

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